sabato 24 agosto 2013

Amnistia per tutti

Il Pdl chiede una amnistia per tutti cosi ne beneficerebbe anche Berlusconi.

Ma se fosse stato condannato per pedofilia, avrebbero chiesto l'abrogazione della legge che prevede questo reato?

Voi che ne pensate?


giovedì 22 agosto 2013

Assurdita'....

Forse è vero....la ripresa sta arrivando.
Berlusconi però preferisce far cadere il governo e condannare l'Italia anzichè accettare la sua condanna.
E' assurdo.....

venerdì 16 agosto 2013

Raffaele Fitto condannato a 4 anni

Un altra condanna per gli uomini di Berlusconi.
Raffaele Fitto, braccio destro si Silvio per il sud Italia, è stato condannato a 4 anni di reclusione per corruzione, avrebbe ricevuto una tangente di 500 mila euro.

Anche per lui gli uomini del Pdl dopo la cassazione manifesteranno e richiederanno la grazia?

giovedì 15 agosto 2013

Grazia a Berlusconi?

In questi ultimi giorni si discute molto della grazia a Berlusconi.

Il suo avvocato ieri prima ha dichiarato che Silvio è pronto a richiederla poi ha prontamente smentito.
Ragioniamo un attimo.....chiedere o non chiedere la grazia non influenzerebbe sulle pene accessorie della condanna, ovvero sull'interdizione dai pubblici uffici e sulla futura incandidabilità dell'ex premier.

Quindi la grazia servirebbe soltanto ad agitare la politica italiana, magari a far cadere il governo e a non far stare per 1 anno Berlusconi chiuso in casa ad Arcore senza poter rilasciare interviste e senza potersi recare in televisione o ai comizi.

La domanda di grazia quindi è strettamente collegata alla possibilità per Berlusconi di poter continuare a fare le sue campagne elettorali.....tutto qui....anche se lui sarà incandidabile.

Sul tavolo del ministero del lavoro ci sono 145 vertenze aperte relative a chiusure di aziende che hanno messo per strada i lavoratori, penseranno anche a queste i nostri politici?


martedì 13 agosto 2013

Marina Berlusconi non scende in campo

Oggi la figlia di Silvio Berlusconi ha dichiarato ufficialmente che non ha mai pensato di entrare in politica.

Speriamo sia vero.....anche perchè le dinastie monarchiche o faraoniche sono finite da secoli......

Pierferdinando Casini

Qualcuno di voi se lo ricorda?
Praticamente per culo è stato rieletto nelle ultime elezioni dove era alleato con Monti e dove anche lui ha descritto Berlusconi come il nemico da sconfiggere.

Sapete cosa sta di recente dichiarando? Sta cercando una convergenza con il PDL alla luce delle comuni appartenenze europee al partito del PPE.

Ma credetemi è davvero incredibile, anzi è proprio uno schifo quello che fanno i politici italiani.

Speriamo che si decidano a cambiare la legge elettorale cosi personaggi squallidi come Casini spariranno dalla scena.


domenica 11 agosto 2013

Chi è Micaela Biancofiore?

Nata a Bolzano da padre pugliese e madre romana, si è diplomata presso l'istituto magistrale. Ha lavorato per Mario Cecchi Gori, tra l'altro, come assistente alla regia per i film Al lupo, al lupo e Maledetto il giorno che t'ho incontrato. Attualmente è imprenditrice nel settore del wellness. È vicepresidente della squadra di calcio Bolzano 1996 che milita in Eccellenza.
Nel 1994 Michaela Biancofore si è iscritta a Forza Italia. Alle elezioni comunali d iBolzano del 1995 si candidò in una lista civica denominata Vorwärts Südtirol, che ottenne l'1,39%, sebbene fosse presente una lista di Forza Italia con candidato sindaco Ermanno Füstöss. Biancofiore ottenne 18 voti di preferenza. Eletta poi alle elezioni comunali di Bolzano del 2010 nelle liste del Pdl, il consiglio comunale avviò nei suoi confronti la procedura di decadenza per l'elevato numero di assenze.
Dall'11 giugno 2001 è stata consigliera per le autonomie locali del Ministero della funzione pubblica e per il coordinamento dei Servizi di Informazione e Sicurezza. Dal 14 novembre 2002 divenne consigliera per le autonomie locali del Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini. Il 30 aprile 2013 venne scelta come sottosegretaria alle Pari Opportunità da Enrico Letta ma rimossa appena due giorni dopo, a seguito delle polemiche generate da sue precedenti dichiarazioni omofobe. Venne successivamente destinata all'incarico di sottosegretaria alla semplificazione amministrativa. In seguito le venne assegnata l'incarico di sottosegretaria allo sport.[9]
Il 1 agosto 2013, dopo la conferma della sentenza di condanna nei confronti di Silvio Berlusconi, suo leader politico, si è recata a Palazzo Grazioli e ha rimesso il proprio mandato nelle mani dello stesso Berlusconi.[10]

Consigliera della provincia autonoma di Bolzano (2003-2006) 

Nel 2005, due anni dopo essere stata eletta consigliera della Provincia autonoma di Bolzano per FI con 3.680 preferenze,  presentò un disegno di legge per incentivare la sostituzione dei tagliaerba con modelli nuovi, mettendo a disposizione contributi pubblici fino al 50% del valore del mezzo, al fine di ridurre, in tal modo, l'inquinamento atmosferico (PM10) originato dalle attrezzature per il giardinaggio.

Lo stesso anno avanzò una proposta riguardante la collocazione del tricolore italiano su ogni maso della provincia di Bolzano; sottolineò, inoltre, la questione riguardante la tutela dei diritti della minoranza italiana in Alto Adige. Sempre nel 2005 Enzo Biagi si riferì a lei sul Corriere della Sera con l'appellativo di «biondona», commentando la fotografia che la ritraeva accanto al premier Silvio Berlusconi mentre questi mostrava il dito medio alzato durante un comizio in Piazza Vittoria a Bolzano.
Nel novembre successivo, in occasione delle elezioni comunali, Biancofiore fu promotrice di un comizio di Berlusconi, poi annullato, da tenersi in Piazza del Tribunale a Bolzano. In occasione del comizio fu issato davanti al tribunale un "manifesto-bandiera" largo 39 metri e alto 13, che suscitò polemiche poiché privo di autorizzazione e dai costi proibitivi
.
Il 7 giugno 2006, essendo stata eletta alla Camera dei Deputati, Biancofiore si dimise da consigliera provinciale.

Deputata di Forza Italia 

Coordinatrice provinciale di Forza Italia dell'Alto Adige, fu eletta nelle elezioni politiche del 2006 alla Camera, nella lista di Forza Italia, e entrò nella I Commissione Affari Costituzionali.

È stata firmataria di diverse proposte di legge, tra cui si distinguono:
  • Modifiche all'articolo 116 della Costituzione concernenti le procedure di modifica degli statuti delle regioni a statuto speciale (presentata il 25 luglio 2006)
  • Disposizioni concernenti la procedura per la modifica degli statuti delle regioni a statuto speciale (presentata il 30 agosto 2006)
  • Ripristino della festività del 4 novembre quale Festa dell'Unità nazionale e delle Forze armate (presentata il 16 novembre 2007)
È stata rieletta alle elezioni politiche del 2008 ma nel collegio della Campania, nonostante le origini altoatesine nella lista del PDL. Membro del Consiglio Direttivo del PdL alla Camera.
È prima firmataria di alcune proposte di legge, tra cui:
  • C.2964, DDL sul legittimo impedimento (approvato come testo unificato)
  • C.1483 Modifica all'articolo 7 della Costituzione, concernente l'inserimento del riconoscimento delle radici culturali giudaico-cristiane
  • C.1484 Ripristino della festività del 4 novembre quale Festa dell'Unità nazionale e delle Forze armate
Nel 2010 festeggiò il proprio compleanno ad Arcore assieme a Silvio Berlusconi. In tale occasione dichiarò: «Mi ha praticamente visto crescere politicamente, ormai abbiamo un rapporto quasi filiale. Non credo che ci siano tanti altri berlusconiani accaniti come me».
Il 22 maggio 2011, in polemica con il capogruppo Maurizio Gasparri, dichiarò di voler lasciare il PdL per confluire in un nuovo movimento di centrodestra guidato da Claudio Scajola e Gianfranco Miccichè
Il 20 novembre 2012 annunciò ufficialmente la sua candidatura alle primarie del Popolo della Libertà, mai svoltesi.

Controversie 

Il 2 marzo 2011, durante la trasmissione Exit - Uscita di sicurezza, fu protagonista di un duro scontro con la giornalista ed ex-modellaBeatrice Borromeo sul tema degli scandali sessuali del Cavaliere; in quell'occasione fu difesa anche Nicole Minetti. Contestò nuovamente le accuse rivolte all'ex premier.

Il 28 settembre 2012, ospite della trasmissione radiofonica La Zanzara, rispondendo alla domanda sulle critiche mosse a Berlusconi per i suoi comportamenti controversi, e sull'intitolazione, in Argentina, persino di un bordello al suo cognome, affermò che "ha il difetto di amare le donne, ma almeno non è come Marrazzo che va a transessuali, ed è un uomo normale". Aggiunse anche che "è un esempio di vita, di lavoro e sacrificio ed è amato platonicamente da tutti, in modo particolare dai bambini".
Il 29 settembre 2012, ospite di Otto e Mezzo all'indomani dello scandalo Fiorito, oltre a parlare dei guai giudiziari e delle ruberie che hanno riguardato il partito, affermò che Berlusconi è l'unico homo novus esistente sulla scena politica italiana, dichiarandosi fermamente convinta che i cittadini invocassero un suo ritorno in prima persona, che lo paragonassero addirittura ad una rockstar (nonostante i sondaggi non la pensino allo stesso modo). Aggiunse poi che non c'erano nuovi leader all'orizzonte, e ribadì, da grande sostenitrice e fedelissima, come il Cavaliere fosse un autentico fenomeno mediatico, protagonista di uno straordinario processo di alfabetizzazione compiuto su questo fronte, avvenuto al momento della sua discesa in campo.
Il 12 ottobre 2012, intervistata al Tg3, oltre ad affrontare il tema delle primarie, ipotizzò di costituire un nuovo soggetto politico sulla scia di Forza Italia e secondo lo spirito del '94, ispirato al leader e portato avanti dai berlusconiani della prima ora, da lei stessa ribattezzati come la "Berlusconi generation", sottolineando "come è cresciuta più dalle lezioni di vita che da quelle partitocratiche".
Il 29 ottobre 2012, ospite della trasmissione di La7 Cristina Parodi Live, affermò che "la gente sta interamente vicina all'ex-capo del governo e al suo bacino elettorale di riferimento, sentendola nei discorsi della gente nelle strade", giudicando irrilevante e poco serioso la diffusione di un sondaggio che identifica il Cavaliere e la sua lista, stimata sotto al 5%. A contrastare queste dichiarazioni, ci pensò l'opinionista inglese John Peter Sloan chiedendo al pubblico presente in studio quanti di questi si sentissero concretamente vicino e si fidassero realmente dell'operato di Berlusconi, qualora eventualmente dovesse essere rieletto per tornare a Palazzo Chigi; appurato che pochissime persone gli avrebbero dato nuovamente la fiducia, Biancofiore ribatté che "quest'opinione non rispecchia il pensiero generale degli elettori", ma poi il dibattito prese la piega di una rissa in quanto Sloan, in riferimento alla provenienza dei voti del PdL nelle elezioni politiche che, giungono principalmente da alcune roccaforti come la Regione Siciliana, affermò che le persone del Sud Italia fossero le meno istruite; la deputata si indignò per le dichiarazioni fatte, replicando a stretto giro di parola, respingendo e rifiutando gli insulti fatti da cittadini stranieri, nei confronti del Paese.
Il 13 novembre 2012 nel corso de L'aria che tira, sulle affermazioni del proprio leader che, un anno fa, dichiarò che "i ristoranti erano pieni" mentre l'Italia si stava impoverendo, controbatte replicando invece che "i bar sono pieni di gente nonostante la crisi", chiedendosi perché non lavorassero e dubitando che realmente esista la povertà.

Polemiche sull'omosessualità e ritiro delle deleghe alle Pari opportunità 

Alcune dichiarazioni rilasciate pubblicamente da Biancofiore, quali «Chi va con i trans ha seri problemi» e «purtroppo qualcuno nasce con una natura diversa, tra l’altro una natura che non ti fa avere una vita facile» hanno suscitato, per il loro carattere giudicato omofobo, le reazioni negative delle associazioni per i diritti gay e di vari esponenti del mondo politico e della società civile

Le polemiche si sono inasprite in occasione della sua nomina a sottosegretaria per le Pari opportunità, ministero chiave per le tematiche omosessuali. Appena nominata sottosegretaria rilasciò, infatti, dichiarazioni da molti ritenute inopportune affermando che i gay "si ghettizzano da soli". Spinto da molteplici critiche dell'opinione pubblica, il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha sottratto a Biancofiore l'incarico alle Pari opportunità, assegnandole compiti nell'ambito delle deleghe per la Pubblica amministrazione e la semplificazione. Il 26 giugno Enrico Letta la nomina anche sottosegretaria allo sport. (Biografia tratta da Wikipedia).

Ora rileggete il post precedente sulle amazzoni di Berlusconi.....e rifletteteci un po su......

Le amazzoni di Berlusconi.....

Di recente è stata pubblicata la notizia che conferma che le famose amazzoni di Gheddafi, le soldatesse che per lui avrebbero dato la vita, non erano altro che schiave che, anche minorenni, venivano sequestrate, violentate, picchiate e costrette a far parte dell'Harem del Rais.

La scelta avveniva nelle scuole: una carezza sul capo faceva capire al preside chi doveva entrare nell'harem. Ma al Rais piacevano anche le europee: per questo durante i suoi viaggi all'estero chiedeva incontri femminili con la scusa di parlare del ruolo della donna in Libia

Erano il simbolo della rivoluzione femminista voluta da Gheddafi in Libia, della liberazione della donna dall'antica condizione di sottomessa. Invece le "amazzoni" del Rais, quelle in divisa che lo scortavano nei suoi spostamenti e che aveva fatto addestrare nell'accademia militare femminile, erano tutt'altro. Erano schiave a sua disposizione per soddisfare la sua perversa, rapace, ossessessione per il sesso, meglio se violento. A rivelarlo l'inchiesta di una reporter di Le Monde, Annick Cojean, che dopo la diaspora della guerra civile in Libia le è andate a cercare. E quello che ha scoperto, e ha raccontato nel libro "Les proies. Dans le harem de Kadhafi" (Le prede. Nell'harem di Gheffafi) ha dell'agghiacciante: le costringeva a ogni pratica di rapporti sessuali, anche le più sadiche, da sole o in compagnia di altre disgraziate prede giovanissime, di tredici-quattordici anni, non importa se maschi o femmine.
Nel libro c'è la storia, anticipata da Isabella Bossi Fedrigotti su Sette, di Soraya (un nome di fantasia), una delle prime amazzoni rintracciate dalla Cojean, che ora, dopo aver resa nota la sua triste vicenda, è stata ripudiata dalla famiglia e vive nel terrore di venire uccisa. Eccola: Gheddafi amava visitare le scuole dove era accolto come un semidio, acclamato, ossequiato, riverito. L'alunna più bella veniva prescelta per consegnargli un mazzo di fiori, lui sorrideva e le carezzava la testa. Era il segnale che la voleva. Toccò all'alunna Soraya, 15 anni, e lei era strafelice. L'indomani una donna, la potente e temutissima Mabrouka, la prelevò dal negozio di parrucchiere dove il pomeriggio andava ad aiutare la madre e la portò nell'harem dove lei aveva il ruolo di istitutrice e carceriere. A nulla valsero i tentativi della mamma di trattenere la figlia: fu violentata da Gheddafi letteralmente a sangue la sera stessa. Incominciò così la lunga serie di giorni terribili che Soraya visse fino a trent'anni. Spesso in viaggio con il Rais, travestita da soldatessa-guardia del corpo costretta a fumare, bere super alcolici, sniffare cocaina fino a rischiare di morire, sedurre qualche potente di turno, qualche dipolomatico affinché il dittatore potesse tenerli in mano con il ricatto e la minaccia. Le altre amazzoni rintracciate dalla giornalista francesce confermano ogni dettaglio e le numerore testimonianze raccontano anche di come tra le vittime di Gheddafi ci fossero anche le mogli di alti dignitari, di ministri, di ambasciatori, di generali. E guai a quei mariti, padri, fratelli che osavano opporsi: venivano fatti fuori, alcuni anche fisicamente. Particolare valore aggiunto avevano naturalmente le donne straniere, specialmente europee. Non a caso durante le sue visite all'estero pretendeva che gli si organizzassero incontri con gruppi femminili. Ufficialmente per parlare del ruolo primario delle donne in Libia, ma le intenzioni era tutt'altre.

Ecco ora pensiamo alle amazzoni (cosi si autodefiniscono) di Berlusconi..... 

Il ritorno del comico "Umberto Bossi"

Era da qualche settimana che non lo sentivamo parlare.

Oggi il comico Bossi ha detto che lui è contrario agli insulti, ma che l'Italia ha i coglioni pieni della ministra Kyenge.

Vi rendete conto dell'idiozia? A partire dal fatto che nomina la nazione Italia quando gli fa comodo anzichè la sua nazione Padania (che se esistesse sarebbe la terra degli stronzi come lui).

Un paio di giorni fa ha ridetto la frase "bisogna imbracciare i fucili".
Ma imbracciare i fucili per far cosa? Per consentire al figlio di continuare a rubare? Per ristrutturarsi un altra casa a spese dei contribuenti con i rimborsi elettorali?

Se davvero gli italiani imbracciassero i fucili di certo non lo farebbero per star dietro al comico Bossi, ormai divenuto clown da circo.


lunedì 5 agosto 2013

Io non mollo.....

Avete sentito ieri Berlusconi dal palco non autorizzato di Piazza Plebiscito?

"Io non mollo, io sono qui, io sono innocente".

Purtroppo ogni anno decine di persone vengono erroneamente condannate e vanno in galera, ma a loro non è concesso di salire su un palco non accettando la sentenza. Quantunque quello di Berlusconi fosse un errore giudiziario, lo stesso dovrebbe accettare la pena e mettersi da parte.

Già è pronta la figlia Marina a prendere il suo posto, sembra di tornare alle dinastie faraoniche o medievali.




giovedì 1 agosto 2013

Incredibile ma vero......

Amici leggete con attenzione questo articolo apparso su Repubblica che ci chiarisce cosa sia in discussione al Parlamento:

"Via il carcere per punire il finanziamento illecito dei partiti. Via i quattro anni di pena. Solo "una sanzione amministrativa pecuniaria". Firmato, ovviamente, il Pdl. Seppellita per sempre Mani Pulite. Cancellate tutte le inchieste presenti e future. Una moratoria pazzesca. Incredibile solo a pensarla, proprio di questi tempi. A guardare il lungo catalogo delle leggi ad personam è il più clamoroso dei colpi di spugna. Una maxi depenalizzazione. Mai, in vent'anni di norme per demolire il codice penale, si era osato tanto.

Quando ne parli con i magistrati protagonisti di Mani pulite ti dicono subito: "Dai, non scherzare, non è possibile, non ci credo, non possono arrivare a tanto". Quando glielo confermi restano basiti: "Così finiscono le indagini sulla corruzione". 

Invece eccola qui la madre di tutti i possibili azzeramenti. Cinque righe in tutto. Un emendamento al disegno di legge del governo che cancella il finanziamento pubblico dei partiti e vorrebbe fissare le nuove regole per garantire "la trasparenza". C'è proprio la parola "trasparenza" nell'intestazione della legge Ebbene, ecco comparire lì l'articolo 10-bis. Criptico. Bisogna leggerlo e rileggerlo più volte per capirlo. Bisogna andare alla legge 195 del 1974, che istituiva il finanziamento pubblico dei partiti, confrontare i testi, rendersi conto del colpo di mano. Dice l'emendamento: "All'articolo 7, terzo comma, le parole da "reclusione a triplo" sono sostituite dalle seguenti "sanzione amministrativa pecuniaria pari al triplo"". Firmato: Bianconi, Calabria, Centemero, Ravetto, Francesco Saverio Romano. Maurizio Bianconi è il vice segretario amministrativo del Pdl, gestisce con Rocco Crimi, un fedelissimo di Berlusconi, la cassa dei soldi del partito. Anna Grazia Calabria, responsabile giovanile del Pdl. Elena Centemero, responsabile scuola. La deputata Laura Ravetto. L'ex ministro dell'Agricoltura Romano. 

Che succede con questo emendamento? Bisogna leggere il terzo comma dell'articolo 7 della legge 195. Essa impone che "chiunque corrisponde o riceve contributi senza che sia intervenuta la deliberazione dell'organo societario o senza che il contributo o il finanziamento siano stati regolarmente iscritti nel bilancio della società stessa, è punito, per ciò solo, con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e con la multa fino al triplo delle somme versate". Carcere più multa dunque. Doppia pena per chi viola una fondamentale regola di trasparenza, cioè dà i soldi di una società senza che di ciò resti traccia, con l'ovvia conseguenza che se la società ottiene poi dei vantaggi dal politico non si può stabilire la relazione. 

L'emendamento del Pdl - che è possibile leggere anche sul sito della Camera nelle pagine web dedicate al disegno di legge 1154 - scardina dalle fondamenta la norma che ha reso possibile Mani pulite. È stata il grimaldello da Mario Chiesa in avanti. Su quel comma si è radicato il processo Enimont. Sono stati incriminati Craxi, Forlani, Citaristi. Ma pure Greganti. L'elenco è lunghissimo. Non si può parlare di inchieste sulla corruzione e sulle tangenti senza far riferimento al finanziamento illecito. Un architrave che, se crolla, fa cadere l'intera impalcatura delle indagini sui colletti bianchi. 

Il Pdl sta cercando di abbattere quell'architrave. L'emendamento era lì da giorni, sotto gli occhi di tutti. Con il Pdl che preme per farlo passare. Col Pd, basito, che resiste. Giusto mercoledì pomeriggio, alla Camera, ecco l'assemblea dei deputati Democratici con il premier Enrico Letta, l'autorevole esponente del Pd che ha voluto la legge per abolire il finanziamento pubblico. Quello che sta pensando ai nuovi strumenti contro la corruzione. Si alza Emanuele Fiano, riferisce il contenuto della norma proposta dal Pdl, dice secco: "Sia chiaro che questa roba qui io non la voto". Antonio Misiani, il segretario amministrativo del partito, fa cenno di sì con la testa. Nemmeno a parlarne, per il Pd quel testo è veleno allo stato puro. Soprattutto perché, neanche a farlo apposta, c'è il fantasma di Filippo Penati anche dietro questa norma, come c'era dietro allo spacchettamento della concussione, divisa in due dall'ex ministro della Giustizia Paola Severino, con la pena ridotta per la corruzione per induzione. 

Penati? Sì, proprio lui. La legge Severino gli ha fatto morire per prescrizione uno dei capitoli delle imputazioni del processo per il sistema Sesto. Se dovesse passare la depenalizzazione del finanziamento illecito ne cadrebbe un'altra perché a lui e ad altri dodici imputati, tra cui l'ex presidente di Bpm Massimo Ponzellini, è contestato proprio l'articolo 7 della legge del 1974. Alla Fondazione Fare Metropoli di Penati davano soldi violando le regole che adesso il Pdl vuole cancellare. Questo spiega l'imbarazzo del Pd che si trova tra le mani una sorta di bomba ad orologeria. Se dicesse sì, ma non lo farà, si troverebbe addebitata una legge che "grazia" l'ex capo della segreteria di Pier Luigi Bersani. 

Certo, non se ne avvantaggerebbe solo Penati. Ma noti esponenti del Pdl come Claudio Scajola, fresco indagato per finanziamento illecito. Come Marco Milanese, l'ex braccio destro di Giulio Tremonti, appenacondannato a 8 mesi per lo stesso reato. Verrebbero "graziati" tutti. Una mega amnistia. Mani pulite fu costruita su tre reati, il falso in bilancio, la concussione, il finanziamento illecito. Il primo lo hanno acciaccato nel 2001 per salvare Berlusconi. Il secondo è finito vittima della legge sull'anti-corruzione. Adesso tocca al terzo. Se davvero dovesse cadere anche il finanziamento illecito nessuno deve più parlare di trasparenza e di lotta alla corruzione" (fonte Repubblica.it)

Ecco per cosa gli paghiamo lo stipendio......

Scelta Civica si spacca

Si litiga dentro il partito dell'ex premier Mario Monti.

Casini cerca di rubargli i parlamentari di area cattolica per portarli dentro l'UDC (a proposito ancora esiste?) e Monti per vendicarsi decide di dimettersi da presidente del partito, anzi no, dopo pochi minuti ritira le dimissioni e un deputato siciliano per ringraziarlo gli bacia la mano.

Credetemi non è una invenzione ma è la pura realtà.

L'Italia se ne muore e questi pensano alle loro beghe interne.

All'indecenza non vi è mai fine.....

No Porcellum

Letta ha dichiarato su twitter di essere un "NOPORCELLUM".

Riusciranno questa volta a cambiare la legge elettorale?